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Come vi avevamo anticipato siamo nuovamente con voi per continuare a parlarvi delle nostre terre di Romagna e presentarvi nuove aziende che hanno bisogno del vostro aiuto per risollevarsi.
Una riflessione su quanto accaduto e poi, in fondo alla pagina, trovate le aziende già segnalate nella scorsa news a cui se ne sono aggiunte altre. Sono principalmente aziende vitivinicole che hanno visto scivolare verso valle le loro vigne o scomparire le strade che le collegavano ai vicini paesi a cui si aggiunge una piccola azienda che produce succhi e marmellate.
Ma torniamo alle nostre terre, ai luoghi che quotidianamente viviamo.
Questi eventi “straordinari” ci hanno insegnato, con inusitata violenza, quanto sia vero che tutti noi viviamo in grandi condomini dove, ai piani alti abitiamo noi montanari, sempre meno, e sempre più in difficoltà a mantenere in vita le nostre Comunità, mentre ai piani bassi vivono gli “urbani” spesso ex montanari fuggiti dalle fatiche e dalla fame delle montagne negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale e obbligati in ambienti sacrificati sia per se, sia per quella natura sempre più incapace di stare relegata dove l’uomo vorrebbe.
In questo “condominio” tutto si riflette sul proprio vicino. Le TERRE ALTE, quelle di Oltreterra, svolgono una funzione di regolazione fondamentale per le terre degli “urbani”. Grazie ai propri boschi regolano, depurano e conservano le acque, purificano l’aria, conservano l’integrità di pendici e ricreano le persone che in montagna salgono nei week – end. Chi vive nelle TERRE BASSE a volte si dimentica di quanto siano importanti le TERRE ALTE e le Comunità che in esse vivono. Anche questo è un motivo per cui si verificano i disastri che coinvolgono le terre alte prima e quelle basse poi.
L’urbano deve imparare l’importanza della GESTIONE di quella montagna da sempre abitata e modificata dall’uomo per poterci vivere. La montagna va GESTITA nelle sue pendici franose, nei suoi giovani boschi, nei suoi fiumi, nelle presenze umane e animali. “Sappiamo cosa deve essere fatto: tutto quello che manca è la volontà di farlo” scriveva Mandela e mai tale affermazione fu più vera.
Pensare che in Italia ci siano “foreste vergini” è come credere agli U.F.O. Boschi che da secoli convivono con gli uomini devono continuare a farlo, ancora per parecchio tempo.
Se non corriamo rapidamente ai ripari, se non ridiamo la giusta importanza alla montagna, se non riportiamo competenze e lavoro in questi lughi, inevitabilmente le terre di montagna, trasportate dall’acqua, torneranno nuovamente ad invadere le terre basse.
Non esiste una cura per far fronte a questi eventi, esistono tante azioni che insieme possono aiutare la montagna e la pianura a stare bene. Un condominio appunto, dove la cura del tetto deve essere pari a quella delle fondamenta se si vogliono dormire sonni tranquilli.
A questo punto non ci resta che augurare buone cose a tutti da una terra unica … la Romagna dove bere e brindare insieme non è solo una tradizione, ma una sana abitudine. Alla prossima news.
Lo staff di Oltreterra, il progetto di Slow Food per la montagna.
P.S. Ricordatevi di fare le ferie in Romagna, una terra unica, con gente unica.
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Queste le aziende che hanno bisogno del vostro aiuto. Continueremo a integrare l’elenco con altre che scopriremo essere state danneggiate. Abbiamo deciso di partire con le prime che ci hanno chiesto sostegno, ne abbiamo contattate altre e aspettiamo un loro riscontro prima di inserirle in elenco.
Stiamo censendo anche aziende che hanno avuto problemi infrastrutturali per capire come aiutarle quando non hanno prodotti da vendere attraverso i tradizionali metodi del commercio elettronico.
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L’ELENCO VERRA’ PERIODICAMENTE INTEGRATO
– IL VINO DELL’AZIENDA AGRICOLA LUVA SS – https://www.luvass.it
– IL VINO DI MENTA E ROSMARINO – https://mentaerosmarinovini.it e l’indirizzo per ordinarli francesco@mentaerosmarinovini.it
– IL VINO DI PIAN DI STANTINO – https://www.piandistantino.it/pages/il-vino
– I SUCCHI E LE MARMELLATE BIO DELL’ALPE SILENTE – https://www.sottoboscoromagnatoscana.it/alpe-silente/
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Con il sostegno di UNCEM e AlberItalia

