Alessandra Stefani per aiutare la Romagna.

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Continuano le news letter a sostegno della Romagna alluvionata promossa da Oltreterra in collaborazione con AlberItalia e UNCEM.

La news di oggi l’ha scritta per noi Alessandra Stefani, dottoressa forestale. Riveste il ruolo di Direttore generale dell’economia montana e foreste del Ministero dell’agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste.

Contemporaneamente continuiamo a sollecitarvi nell’acquisto di prodotti da quelle aziende che hanno bisogno del vostro aiuto per risollevarsi dal dramma dell’alluvione. La lista delle imprese che hanno bisogno di voi le trovate in fondo a questa news.

Lo staff di Oltreterra, il progetto di Slow Food per la montagna e per chi in essa vive.

Alessandra Stefani

Da qualche tempo, la parola “resilienza” è entrata nel novero dei termini, un po’ magici, che piacciono molto, in tantissimi e disparati contesti. A me pare in questo momento il termine più giusto per accostarmi, con il massimo rispetto e grande vicinanza, alle vicende drammatiche che hanno accompagnato le intense piogge che nel mese di maggio si sono riversate su una buona parte del territorio emiliano-romagnolo ed allo spirito con cui i suoi abitanti hanno dimostrato di saper affrontare anche questa calamità. Assorbire urti senza rompersi, saper affrontare e superare eventi traumatici o periodi di difficoltà sono certamente caratteristiche delle persone e della loro storia in Emilia-Romagna. Riuscire anche a sorriderne, dandosi forza l’un con l’altro, questo è un dono speciale e unico.

Di fronte alle esondazioni, alle frane, ai dissesti, iniziando a considerare passata la prima emergenza, possiamo parlare anche di resilienza del territorio emiliano-romagnolo di fronte alle sollecitazioni del nuovo clima?  Potremmo dire altrettanto del territorio ischitano, fermandoci agli eventi più recenti?

Le dinamiche di utilizzo del territorio, il consumo di suolo con l’ urbanizzazione diffusa, l’impermeabilizzazione dei terreni, l’occupazione di fasce di rispetto dei corsi d’acqua, gli usi distorti ed invasivi dei corpi idrici hanno paradossalmente diminuito la resilienza dei territori anche solo di fronte a fenomeni metereologici ordinari, e reso impossibile assorbire, senza devastazioni, gli effetti della crisi climatica, che solo nell’ultimo anno ha visto susseguirsi una siccità estiva, una siccità invernale, una concentrazione delle piogge primaverili senza dubbio straordinarie. Gli usi distorti del territorio amplificano gli effetti del clima cambiato e decuplicano i costi della manutenzione straordinaria post evento.

Ricostruire com’era dov’era ogni manufatto sarà la risposta migliore? In molti indicano altri percorsi, affrontando con decisione e profondità il tema dell’adattamento del territorio alle nuove sfide del tempo presente e del futuro, con serietà pari alla necessaria velocità. Alcune linee direttrici sono offerte dalla strategia forestale nazionale, documento importantissimo per le foreste italiane, la montagna, e, di conseguenza, gli equilibri e la prevenzione dei danni alla pianura. I popolamenti forestali, infatti, svolgono una funzione di protezione generale sulle montagne, le colline, la pianura, con modalità differenti a seconda della pendenza, della morfologia e delle tipologie di suolo.

Le foreste, oltre a svolgere la protezione diretta di manufatti, beni, infrastrutture esposti ai pericoli naturali (caduta massi, frane, scivolamenti superficiali), e indirette sulla pianura sottostante, che così riceve meno pioggia in superficie e con tempistiche più rallentate, svolgono altre funzioni produttive di un’economia montana mista che potrebbe consentire non solo di mantenere chi già vive in montagna ma di sostenere “ritornanti” o nuovi lavoratori, aumentando il presidio umano, che è fondamentale per il territorio e le attività di prevenzione.

La strategia forestale, scritta in collaborazione con quattro Ministeri, tutte le Regioni, i principali portatori di interesse e sottoposta ad una valutazione preventiva di tutti coloro che ne hanno preso visione e  voluto inviare suggerimenti attraverso una consultazione pubblica,  indica alcune azioni prioritarie tutte di lungo periodo, quali quella di mantenere, incrementare e monitorare le funzioni protettive dirette delle formazioni boschive e quella di potenziare il ruolo delle foreste di protezione e della gestione forestale sostenibile per la difesa dell’assetto idrogeologico e per la tutela delle acque. Gestire bene le foreste in montagna e in collina consente di diminuire la potenza devastante di piogge medie e intense. Accompagnate da un attento ripristino del reticolo idraulico minore, quello dei rii, dei canali di scolo, delle briglie di trattenuta da tempo dimenticate a se stesse e dalla creazione di bacini dove le acque in sovrappiù possano smorzare la loro velocità, depositare parte dei sedimenti che trasportano e rallentare la corsa verso la pianura, le foreste potranno sviluppare appieno una delle loro funzioni che è conosciuta da millenni ed è forse stata dimenticata, dandola per scontata.

Da due anni il Ministero dell’agricoltura stanzia alle Regioni italiane fondi per il raggiungimento di alcuni di questi obiettivi, scelti tra i principali e più urgenti indicati dalla Strategia, e lo farà per altri otto anni. Al termine di questo periodo, la Strategia sarà verificata e, se necessario, aggiornata con nuovi obiettivi e nuovi finanziamenti. Il Ministero sta attuando altre misure di accompagnamento tra le quali è a buon punto il progetto di riconoscere ai proprietari forestali impegnati in iniziative durature di gestione sostenibile crediti di sostenibilità acquistabili da privati che vogliono in tal modo contribuire   concretamente ad una vera transizione ecologica. Anche in questo campo l’Emilia-Romagna, con il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, ha dimostrato di essere all’avanguardia in Italia, avviando un percorso sperimentale nel suo territorio di riconoscimento dei crediti di sostenibilità.

La pianificazione forestale, intesa come la scelta nel tempo e nello spazio per alcune porzioni di bosco accorpate delle attività da intraprendere per il miglioramento delle superfici forestali sia per l’utilizzazione delle sue produzioni, dovrà andare di pari passo con la pianificazione dei bacini idrografici che alimentano torrenti e fiumi, con progetti interdisciplinari che prendano atto delle nuove esigenze di dimensionamenti e contenimenti delle ingenti masse d’acqua che piovono in tempi prima sconosciuti e che comprendano anche, dove necessario, il riassetto urbanistico delle aree esposte al rischio, affrontando con coraggio anche scelte difficili come demolizioni e riallocazioni, riprendendo le capacità di progettazione, o ripristino, dei manufatti legati alle sistemazioni antiche dei versanti (briglie, gradoni, casse di espansione).

Partendo dalla montagna, e dalla sua gente, investendo sull’ordito fine di queste iniziative, sarà possibile riannodare i patti per una collaborazione fruttuosa con le terre, le infrastrutture, le genti della pianura e della costa, ritessendo la tela di un territorio fortemente interconnesso.

Il territorio, così ricucito, sarà rinato più resiliente, così come sono gli emiliani e i romagnoli che lo abitano e che hanno sentito fortemente, anche  in questi duri frangenti, l’affetto e la vicinanza di tutti gli italiani.  Anche da questo sentimento potranno certamente trarre la forza di reagire, operando per il meglio.

Alessandra Stefani

P.S. Ricordatevi, quest’anno, di fare le ferie in Romagna, una terra unica, con gente unica.

Queste le aziende che hanno bisogno del vostro aiuto. Continueremo a integrare l’elenco con altre che scopriremo essere state danneggiate. Abbiamo deciso di partire con le prime che ci hanno chiesto sostegno, ne abbiamo contattate altre e aspettiamo un loro riscontro prima di inserirle in elenco.

Stiamo censendo anche aziende che hanno avuto problemi infrastrutturali per capire come aiutarle quando non hanno prodotti da vendere attraverso i tradizionali metodi del commercio elettronico.

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L’ELENCO VERRA’ PERIODICAMENTE INTEGRATO

– L’ARTE AGRICOLA DI MIMI’ – http://www.arteagricolamimi.com/

– IL VINO DELL’AZIENDA AGRICOLA LUVA SS – https://www.luvass.it

– IL VINO DI MENTA E ROSMARINO – https://mentaerosmarinovini.it e l’indirizzo per ordinarli francesco@mentaerosmarinovini.it

– IL VINO DI PIAN DI STANTINO – https://www.piandistantino.it/pages/il-vino

– I SUCCHI E LE MARMELLATE BIO DELL’ALPE SILENTE  https://www.sottoboscoromagnatoscana.it/alpe-silente/

– IL VINO DELL’AZIENDA AGRICOLA BISSONI – https://vinibissoni.com/

– L’OLIO E IL VINO DELLA TENUTA PENNITA – https://lapennita.it

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Con il sostegno di UNCEM e AlberItalia