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Come avete letto nell’ultima news letter, a questa campagna a sostegno della Romagna alluvionata promossa da Oltreterra aderiscono anche AlberItalia e UNCEM. Questi due prestigiosi partner scriveranno per noi dei corsivi in grado di spiegarci la montagna, le foreste e i cambiamenti climatici e come dovremmo agire per far sì che la montagna, le sue foreste e le Comunità che in essa vivono possano continuare a farlo in tranquillità aiutando a farlo anche quelle Comunità che vivono in pianura.
Contemporaneamente continuiamo a sollecitarvi nell’acquisto di prodotti da quelle aziende che hanno bisogno del vostro aiuto per risollevarsi dal dramma dell’alluvione.
Il primo corsivo ce lo regala Giorgio Vacchiano (https://giorgiovacchiano.com/giorgio-vacchiano-biografia-ricercatore/) che oltre ad essere co-fondatore della Fondazione AlberItalia e anche un grande amico di Oltreterra.
Lo staff di Oltreterra, il progetto di Slow Food per la montagna.
“Per raccontare i cambiamenti in atto nelle montagne italiane, dobbiamo necessariamente partire dallo stato di benessere ed espansione delle nostre foreste montane: attualmente l’Italia è tra i primi paesi al mondo per velocità di aumento delle foreste, che hanno riconquistato aree rurali e spazi interni. Nonostante apparentemente possa sembrare una buona notizia, l’abbandono di pascoli e coltivazioni da parte delle popolazioni montane, per un’insostenibilità economica forte di quei territori – come confermato dagli ultimi dati pubblicati dall’inventario forestale nazionale italiano – ha portato le popolazioni locali a lasciare queste zone in favore delle pianure, e dunque ad abbandonare totalmente la gestione delle montagne e dei loro boschi.
Se a questo aggiungiamo la vulnerabilità climatica e i cambiamenti climatici che in montagna procedono al doppio della velocità rispetto alle pianure e che stanno provocando fenomeni sempre più estremi come incendi, siccità, venti estremi, abbiamo un quadro preciso dello stato delle nostre montagne. La siccità che quest’estate che ha colpito molte foreste, appenniniche e alpine, ci dimostra che in montagna gli eventi climatici avversi sono amplificati e che, proprio in un momento in cui le montagne hanno più bisogno delle foreste e dei loro servizi, non possiamo permetterci di abbandonarle a loro stesse: le foreste sono grandi alleate contro i cambiamenti climatici – sequestrando il carbonio, proteggendo i territori dal dissesto idrogeologico, trattenendo i suoli, i massi, contrastando l’effetto delle piogge estreme sui versanti – ma se vengono colpite da questi eventi estremi, vengono meno al loro ruolo.
Si pone quindi la necessità sempre più impellente di aumentare la funzione delle foreste montane, per irrobustire la loro capacità di resistere alle pressioni esterne del clima, cercando però di riportare le popolazioni sulle montagne e bloccando questo processo di abbandono della loro gestione che rischia di renderle molto meno funzionali per noi. Questo deve essere chiaro: la foresta lasciata a sé stessa come bosco funziona benissimo, va avanti tranquilla per la sua strada ecologica. Il problema è la funzione per la società.
Lanciamo quindi un appello alla politica per la definizione di strategie che rilancino un rapporto con le foreste di montagna economicamente sostenibili per le popolazioni che le vivono e che vada in direzione di una maggiore resistenza del bosco. Una delle possibilità è il mercato dei crediti ecosistemici e più in generale il pagamento dei servizi ecosistemici, ovvero riconoscere un valore economico a chi gestisce la foresta o produce servizi intangibili per la società ma fondamentali, come la protezione dai danni idrogeologici. Ma è anche necessario allargare la riflessione a molte altre difficoltà che si incontrano nella gestione della montagna, per esempio la frammentazione delle proprietà o la necessità di incentivare la gestione consorziata o associata, mettendo insieme le piccole proprietà, come ribadisce la strategia nazionale forestale.”
Giorgio Vacchiano
Queste le aziende che hanno bisogno del vostro aiuto. Continueremo a integrare l’elenco con altre che scopriremo essere state danneggiate. Abbiamo deciso di partire con le prime che ci hanno chiesto sostegno, ne abbiamo contattate altre e aspettiamo un loro riscontro prima di inserirle in elenco.
Stiamo censendo anche aziende che hanno avuto problemi infrastrutturali per capire come aiutarle quando non hanno prodotti da vendere attraverso i tradizionali metodi del commercio elettronico.
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L’ELENCO VERRA’ PERIODICAMENTE INTEGRATO
– IL VINO DELL’AZIENDA AGRICOLA LUVA SS – https://www.luvass.it
– IL VINO DI MENTA E ROSMARINO – https://mentaerosmarinovini.it e l’indirizzo per ordinarli francesco@mentaerosmarinovini.it
– IL VINO DI PIAN DI STANTINO – https://www.piandistantino.it/pages/il-vino
– I SUCCHI E LE MARMELLATE BIO DELL’ALPE SILENTE https://www.sottoboscoromagnatoscana.it/alpe-silente/
– IL VINO DELL’AZIENDA AGRICOLA BISSONI – https://vinibissoni.com/
– L’OLIO E IL VINO DELLA TENUTA PENNITA – https://lapennita.it
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Con il sostegno di UNCEM e AlberItalia

