Oltreterra 2021- I Risultati

( 06/11/21 )

Il futuro sostenibile passa dalla montagna.
L’edizione di Oltreterra 2021 si è confermata luogo di progettazione per le
nuove economie montane e ha aggiunto ai temi all’ordine del giorno dalla
prima edizione del 2014, paesaggio, politiche forestali, agricoltura di
prossimità, turismo lento, anche nuovi argomenti. Diverse le proposte concrete
emerse dalla due giorni di Santa Sofia che si è appena conclusa con il lavoro di
sei tavoli tematici su competenze, accordo di foresta, turismo sostenibile,
castanicoltura, cooperative di comunità e paesaggio.

Da Oltreterra 2021 scaturisce la richiesta della realizzazione del primo
Accordo di foresta proprio nella Valle del Bidente chiesto dal sindaco di Santa
Sofia Daniele Valbonesi, appoggiato per il momento da Romagna Acque e che
in prospettiva dovrebbe coinvolgere necessariamente anche il parco nazionale
delle Foreste Casentinesi. L’Accordo di foresta (la cui prima stesura ha visti la
luce proprio a Oltreterra nelle passate edizioni e che è diventato concreta con
l’inserimento nel Decreto semplificazione della scorsa estate) costituisce una
svolta nelle politiche forestali e prevede l’accordo fra proprietari e utilizzatori
delle foreste in una sinergia che viene stabilita non da criteri dati a priori ma da
un reciproco accordo.
Da Oltreterra parte anche il primo Manifesto della castanicoltura sostenibile
come risorsa strategica per le aree interne consegnato a Slow Food Italia e
Legambiente e all’onorevole Antonell Incerti relatrice di un disegno di legge
proprio sulla castanicoltura. Anche in questa attività, che da sempre ha un peso
agricolo e soprattutto culturale e sociale nelle comunità di montagna, si avverte
come problema pressante la perdita di competenze. Lo scopo è arginare
l’abbandono, la scomparsa di castagneti da frutto con la loro trasformazione in
bosco, attraverso la valorizzazione, il recupero di saperi, la salvaguardia di
varietà locali di frutto, la semplificazione per l’avvio e la conduzione, la ricerca
scientifica.

A riconoscimento dell’impegno e della caparbietà “di cui la montagna ha grande bisogno”, come spiega Gabriele Locatelli, di Slow Food Italia, ideatore
e curatore della rassegna, è stato poi conferito questa mattina a conclusione dei
lavori di Oltreterra il “Premio Testa di Legno 2021” alla direttrice della
Direzione generale delle foreste del M.I.P.A.A.F. Alessandra Stefani, ieri
presente ai lavori e oggi collegata on line. “In montagna si diceva testa di legno
a chi, caparbio, non demordeva mai nell’intento di perseguire i suoi obiettivi e
perciò abbiamo voluto volgere al positivo questa espressione. Il primo premio
Testa di legno è stato consegnato nel 2019 a Sirio Farini per il lavoro fatto a
Corezzo, piccola frazione del Comune di Chiusi della Verna estremo
sostenitore della Cooperativa di Comunità della Valle Santa oggi realtà
produttiva a sostegno di un territorio che vive. Quest’anno lo consegniamo a
una donna che con altrettanta caparbietà lavora per la montagna e che ci ha
sostenuti in molti temi di Oltreterra a cominciare dalla realizzazione
dell’Accordo di foresta” ha sottolineato Locatelli. Il premio consiste in una
scultura di legno di castagno dell’artista di Santa Sofia Giuseppe Giovannuzzi.

“Oltreterra si alimenta della necessità di rispondere ai bisogni e alle esigenze
primarie di chi ancora si ostina a vivere in montagna, convinto che la montagna
sia un ecosistema complesso di cui l’uomo è parte integrante, come tutti gli
altri componenti -ha introdotto Gabriele Locatelli – Oltreterra ha anche dato
vita ad un rapporto reale fra lavoro in montagna ed Enti di ricerca. Rendersi
partecipi dei problemi delle imprese che operano in montagna è l’unico motivo
per poi proporgli soluzioni sicure e moderne, capaci di aumentarne la
competitività e la sicurezza sul lavoro. Questo percorso è attualmente negli
obiettivi di Oltreterra, con la consapevolezza che la montagna rimane viva se
ha in sé imprese competitive in grado di non soccombere all’impari situazioni
di lavoro che esistono fra terre alte e terre basse”.
“Oltreterra si conferma un luogo plurale di analisi e proposta per il futuro della
montagna che, nell’era del cambiamento climatico, ha bisogno di ritrovare
nuovi stimoli e modelli di governance per cogliere tutte le opportunità offerte
dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – sottolinea Antonio Nicoletti
responsabile Aree protette Legambiente -. Opportunità che possono anche
creare problemi alla tutela dei territori montani se le comunità e le istituzioni
non si organizzano per orientare questi processi di cambiamento e non
affrontano con intelligenza la sfida climatica e la necessità di tutelare il
territorio e crescere con le comunità in maniera sostenibile e resiliente”.

Lo staff di Oltreterra.