Paolo Mori – Romagna: dopo il problema l’opportunità

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Continuano le news letter a sostegno della Romagna alluvionata promossa da Oltreterra in collaborazione con AlberItalia e UNCEM.

La news di oggi l’ha scritta per noi Paolo Mori, dottore forestale, amministratore unico di Compagnia delle Foreste, giornalista e promotore della Fondazione AlberItalia.

Contemporaneamente continuiamo a sollecitarvi nell’acquisto di prodotti da quelle aziende che hanno bisogno del vostro aiuto per risollevarsi dal dramma dell’alluvione. La lista delle imprese che hanno bisogno di voi le trovate in fondo a questa news. Oggi trovate aggiunta un’azienda agricola che produce miele.

Lo staff di Oltreterra, il progetto di Slow Food per la montagna e per chi in essa vive.

Romagna: dopo il problema l’opportunità

Ormai l’evento estremo cha ha colpito in così breve tempo, e per due volte, la Romagna è passato. Non è chiaro se e in che misura si sarebbe potuto anticipare. Se e quanto si sarebbero potuti contenere i danni. A questo punto se verranno riconosciuti dei responsabili pagheranno, ma chi resta sul territorio deve rispondere a una domanda di fondamentale importanza per il futuro … e ora che si fa?

Ognuno a casa sua potrà trovare soluzioni pratiche ed efficaci. I romagnoli sono noti per non stare con le mani in mano a girarsi i pollici. La domanda però non riguarda solo la soluzione dei problemi dell’emergenza o di casa propria. La domanda chiede una risposta che solo in questi momenti è possibile dare. Quando, dopo un evento così traumatico, è necessario ripartire e si deve guardare al futuro senza più avere certi vincoli del passato che ostacolavano il cambiamento.

Questo è il rovescio della medaglia di quanto si spera non succeda più. Dopo una catastrofe così importante c’è infatti la possibilità di cambiare prospettiva. Si può pensare a un nuovo futuro, diverso da quello che si immaginava prima. Certo, di questa opportunità se ne sarebbe fatto volentieri a meno, ma ormai è arrivata, quanto è accaduto non si può più cambiare. Si può però riprogettare il rapporto tra i romagnoli e le loro montagne, così come quello di tutti gli italiani con le montagne della Romagna… quasi come si avesse in una mano la matita, nell’altra la gomma e davanti un foglio bianco. Certo, non tutto è distrutto, ma su quello che resta si può immaginare una nuova prospettiva; qualcosa che permetta a chi vive in montagna di viverci meglio. Un futuro in cui la qualità dei servizi, del lavoro e del tempo libero siano più elevate di come erano prima.

Le foreste, le alberature, i pascoli, le strade, i torrenti possono trovare un nuovo valore, ma non solo questo. L’attrattività per nuovi abitanti rispettosi della montagna può essere riprogettata, così come quella per far rimanere i giovani che già ci sono. I servizi sanitari, l’istruzione, il turismo, la possibilità di lavorare in smart working in un territorio sano, possono essere rinnovati. Le comunità potranno divenire più solide di prima. Il marketing territoriale potrà essere sviluppato con risorse umane e finanziarie molto più importanti. Se qualcuno in precedenza faceva “orecchie da mercante” adesso non potrà voltarsi dall’altra parte.  

Insomma nessuno avrebbe voluto che accadesse ciò che invece è successo in Romagna, ma ora, uniti e determinati, c’è modo di trasformare un problema in un’opportunità. Chi vive in pianura oggi ha capito quanto può essere importante gestire meglio la montagna. Chi vive lontano dalla Romagna, e può orientare le risorse nazionali, è disposto a investire per la ricostruzione. I Romagnoli sono ancora lì. Gli ingredienti ci sono tutti.

Paolo Mori

P.S. Ricordatevi, quest’anno, di fare le ferie in Romagna, una terra unica, con gente unica.

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Queste le aziende che hanno bisogno del vostro aiuto. Continueremo a integrare l’elenco con altre che scopriremo essere state danneggiate. Abbiamo deciso di partire con le prime che ci hanno chiesto sostegno, ne abbiamo contattate altre e aspettiamo un loro riscontro prima di inserirle in elenco.

Stiamo censendo anche aziende che hanno avuto problemi infrastrutturali per capire come aiutarle quando non hanno prodotti da vendere attraverso i tradizionali metodi del commercio elettronico.

L’ELENCO VERRA’ PERIODICAMENTE INTEGRATO

– IL MIELE E GLI ORTAGGI DELLA SOCIETÀ AGRICOLA ORTICÀ https://www.agricolaortica.it/ – agricolaortica@gmail.com

– IL VINO DELL’AZIENDA AGRICOLA BISSONI – https://vinibissoni.com/

– L’OLIO E IL VINO DELLA TENUTA PENNITA – https://lapennita.it

– IL VINO DELL’AZIENDA AGRICOLA LUVA SS – https://www.luvass.it

– IL VINO DI MENTA E ROSMARINO – https://mentaerosmarinovini.it e l’indirizzo per ordinarli – francesco@mentaerosmarinovini.it

– IL VINO DI PIAN DI STANTINO – https://www.piandistantino.it/pages/il-vino

– I SUCCHI E LE MARMELLATE BIO DELL’ALPE SILENTE – https://www.sottoboscoromagnatoscana.it/alpesilente/

Con il sostegno di UNCEM e AlberItalia