Premiato il progetto sull’abete bianco del Casentino e la sua meravigliosa storia.

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Le buone notizie arrivano sempre grazie a buoni lavori. Questa affermazione possiamo rimarcarla dopo l’attribuzione del Premio “Parchi a emissioni zero – 2023” al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

Il premio, consegnato durante la 35° Edizione di FestAmbiente da Alessandra Stefani, Direttore Generale dell’economia Montana e Foreste del Ministero dell’agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste, a Luca Santini, Presidente del Parco è stato riconosciuto ad un progetto ideato ad Oltreterra, finanziato del Parco Nazionale e coordinato dall’Unioni di Comuni Montani del Casentino su quell’abete bianco che viene coltivato da un millennio in queste terre.

Una storia secolare in grado di consentire a questo legno di proporsi come punto di partenza per la realizzazione di una rete di foreste storiche presenti sul territorio nazionale che, per la loro storia, hanno dato origine al grande patrimonio architettonico, e non solo, presente nel nostro paese.

La motivazione riporta come elemento principale per il riconoscimento del premio, quello della volontà del Parco di perseguire una corretta gestione dell’area protetta coniugando la necessità di conservare un patrimonio naturale di inestimabile valore espresso dalla prima Riserva Naturale Integrale, quella di Sasso Fratino istituita nel 1959 e punto di partenza per l’assegnazione del riconoscimento UNESCO, con il mantenimento delle storiche coltivazioni benedettine e poi granducali di abete bianco che si ripetono attraverso tagli e piantagioni, dall’inizio dello scorso millennio fino ad oggi.

Boschi che hanno dato origine a quegli edifici che rappresentano, in tutto il mondo, il medioevo toscano prima e il rinascimento fiorentino poi, e che ora si propongono, insieme a chi aderirà al progetto di rete dei boschi storici in cantiere già da qualche anno ad Oltreterra, come bandiera del made in Italy del legno sostenibile proposto anche recentemente dall’attuale Governo al fine di rilanciare una Gestione Forestale Sostenibile eccessivamente sopitasi negli ultimi decenni.

Riportiamo di seguito, orgogliosi dell’attribuzione di questo premio, la motivazione integrale letta durante la sua consegna augurandoci che sia il primo riconoscimento ad un progetto che riconduce le aree protette alle funzioni espresse nella L. 394 del 1991 tra le quali si prefigura quella di essere laboratori complessi ma utili al raggiungimento di un equilibrio fra uomo e natura di cui abbiamo ogni giorno più bisogno.

La motivazione

“Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna gestisce foreste plurisecolari. Un patrimonio naturale e storico che merita di essere tutelato e valorizzato, continuando a mantenere, come è avvenuto nei secoli, il giusto equilibrio tra conservazione e sviluppo. Per questa ragione all’interno delle attività “Parchi per il Clima” finanziate dal MASE, l’Ente parco sostiene una ricerca sui “Legni Storici”, proposta da Legambiente e Slow Food Italia. Il progetto, coordinato dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino, a cui partecipano l’Università degli Studi di Firenze (DAGRI) e l’IBBR-CNR, ha l’obiettivo di caratterizzare i legni storici e il percorso necessario per qualificarli.”

Buon Ferragosto dallo Staff di Oltreterra a tutti i suoi amici.